Psicologia e Apprendimento

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Early Start Denver Model, un trattamento precoce per i bambini con disturbo dello spettro autistico

Nell'epoca moderna si sono sviluppate differenti teorie e modelli riabilitativi per lavorare con i bambini nello spettro autistico, che pongono l'accento su una competenza o sull'altra e che utilizzano metodiche più o meno rigide nel processo di apprendimento. Nel marasma delle informazioni fornite da internet è complicato per i genitori comprendere quale sia il trattamento più adatto al loro bambino e, pur leggendo e documentandosi, diventa complicato poi scegliere un trattamento piuttosto che un altro. La strada più corretta resta quindi affidarsi a professionisti che in base all'età, alla gravità e alla famiglia stessa possano consigliare, in accordo con le evidenze scientifiche e le linee guida esistenti, quale sia l'intervento più calzante ed adatto.
Tra i vari modelli riabilitativi nati per il trattamento dei bambini con autismo negli ultimi anni si è fatto strada l'ESDM (Early Start Denver Model), programma di intervento che rientra tra quelli citati dalle Linee Guida 21 dell'Istituto Superiore di Sanità.
L'ESDM nasce come un intervento precoce rivolto ai bambini in età prescolare (2-5 anni), vari studi hanno infatti dimostrato che è possibile avere dei netti miglioramenti nel funzionamento cognitivo, linguistico e comportamentale iniziando il trattamento il prima possibile, seppur con risultati variabili da bambino a bambino.
Rispetto ai trattamenti più conosciuti (come possono essere quelli riferiti all'ABA classico), l'ESDM si pone come un intervento naturalistico, evolutivo e comportamentale... andiamo quindi a vedere cosa significa.
Per naturalistico si intende l'utilizzo di ambienti e materiali che sono quelli tipici di ogni bambino, si lavora in struttura così come a casa ma sfruttando uno stile d'interazione giocoso, seguendo gli interessi del bambino che utilizza i materiali e svolge le attività "come preferisce"; la motivazione che il bambino avrà nel continuare il gioco è quindi sostenuta dal gioco stesso. La partecipazione attiva e il coinvolgimento emotivo sono quindi elementi essenziali nello svolgimento del trattamento in quanto si sono dimostrati fattori che facilitano l'apprendimento.
Per evolutivo si intende che vengono seguite le tappe di sviluppo dei bambini: se l'attenzione congiunta, l'imitazione, la condivisione dell'affetto e l'indicazione sono prerequisiti al linguaggio nei bambini con uno sviluppo "tipico", senza alcuna difficoltà specifica, allora sarà essenziale impiegare del tempo per l'apprendimento di tali capacità anche in un bambino con disturbo dello spettro autistico.
Occorre tuttavia ricordare che l'ESDM è un intervento comportamentale perché sfrutta le conoscenze e il contesto creato dalla psicologia dello sviluppo, usando tecniche comportamentali che si sono rivelate negli anni (e grazie a numerosi studi) scientificamente valide per il miglioramento dei bambini con disturbo dello spettro autistico. I principi sono quindi i medesimi ma messi in pratica con un approccio differente.
Un altro elemento fondamentale in questo tipo di lavoro è che i genitori sono coinvolti attivamente nell'intervento. Se questi ultimi infatti usano a casa le metodiche viste e apprese in terapia i risultati saranno più rapidi, intensi e generalizzati, quindi si vedranno non solo nella stanza del terapista ma anche a casa, a scuola, ai giardini e nei vari ambienti di vita del bambino.
Nell'ESDM occorre quindi partire con una buona valutazione, che indaghi tutte le abilità del bambino per stabilire successivamente gli obiettivi in ogni "dominio", cioè in ogni area di sviluppo. In particolare sono indagate:

  • la comunicazione ricettiva ed espressiva;
  • le abilità sociali;
  • l'imitazione;
  • la cognizione;
  • il gioco;
  • la motricità fine e grossolana;
  • il comportamento;
  • le autonomie del quotidiano.


Occorre quindi osservare molto bene il proprio bambino nel corso delle settimane di trattamento e a tre mesi circa considerare quali cambiamenti ci sono stati per progredire con gli obiettivi o modificare il tipo di intervento.
Qualunque sia l'intervento messo in atto per il proprio bambino, se si fonda su solide basi scientifiche e quindi negli anni se ne è dimostrata l'efficacia, ciò che occorre ricordare è che gli interventi di alta qualità si modificano in base ai bisogni e alle abilità di ogni singolo bambino e, in accordo con gli operatori e la famiglia, possono cambiare nel tempo se si evidenziano difficoltà nei progressi o nella modalità di lavoro.

Dott.ssa Alessia Arnaldi, logopedista formata sui principi dell'Early Start Denver Model.
 

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