Psicologia e Apprendimento

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Psicologia e Apprendimento

I DSA non possono prendere più di 7

Dott. Jacopo Lorenzetti - 

Siamo nel mio studio. Davanti a me c'è Luca, prima superiore, che ha preso cinque e mezzo di verifica d'inglese (d'altronde il suo DSA grave gli ha sempre creato problemi con le lingue straniere) e mi racconta con grande lucidità lo scambio di battute che ha avuto con l'insegnante.

Non è un gran polemico -a dirla tutta, apre bocca solo per partecipare alle lezioni di scienze umane e fisica- ma il dubbio gli è sorto guardando la verifica della propria compagna, anch'essa con DSA, che senza correzioni ha preso 7.

"Subito non volevo chiedere niente perché non volevo rischiare di litigare davanti a tutti e perché, avendo preso io 5 e mezzo, poteva dirmi che era solo una polemica". Poi però Luca l'ha chiesto lo stesso. In modo cortese e con genuino interesse.

Io non c'ero in classe e non so cosa rispose l'insegnante, ma il messaggio che arrivato a Luca è stato "ai DSA non posso dare più di 7".

Non è la prima volta che succede. Anche cinque o sei anni fa le famiglie venivano a cercare noi specialisti chiedendo "è vero che ai DSA non si può dare più di 6?" oppure "è vero che i DSA non possono essere bocciati?". Aldilà del fatto che no, non è vero, perché i DSA sono persone come tutti gli altri e hanno il diritto di ricevere una valutazione che sia reale specchio del loro stato di preparazione…il punto è che Luca e la sua famiglia hanno lavorato anni con me e facendo un determinato percorso hanno raggiunto un alto livello di consapevolezza della situazione. Lui, che da piccolo si nascondeva fisicamente dietro ai compagni per paura di leggere davanti alla maestra, adesso è un ragazzo eccezionale di 14 anni con una buona media ad ingresso superiori, un grande interesse per le scienze umane e un modo di fare con le persone che farebbe invidia ad un educatore professionista.

Ed è per questo che sentendosi dire da un adulto "ai DSA non posso dare più di 7", rimane spiazzato. Perché lui sa che non è così.

A questo punto, però, Luca mi colpisce. Mi dice che non è arrabbiato con la prof, anzi: la capisce. Dice che probabilmente non ha fatto un corso per imparare a strutturare le verifiche per i DSA. Che gliela accorcia solamente e quindi lei stessa, quando poi la corregge, si trova in difficoltà, perché non sa valutarlo.

Cosa succede allora? Mi guarda e dice "Allora a questo punto voglio fare la verifica come gli altri, almeno se faccio tanti errori uguale, mi penalizzano meno".

E poi, noi insegnanti, ci lamentiamo perché i ragazzi rifiutano le misure dispensative! 

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