La gestione del tempo è uno degli aspetti cruciali che differenzia le persone con dislessia da quelle che non presentano disturbi specifici dell'apprendimento. Con questo concetto si fa riferimento alla capacità di saper organizzare adeguatamente le proprie attività e di saper apportare il giusto livello di attenzione al compito, un aspetto che molte volte può risultare estremamente difficile per il bambino e per l'adulto dislessico.
Una caratteristica comune della dislessia è la richiesta di una maggiore quantità di tempo per effettuare i vari compiti e le mansioni quotidiane: spesso questa possibilità non può essere garantita e chi ha la dislessia potrebbe arrivare a manifestare ansia e ad avere paura di non essere sufficientemente competente, commettendo errori e a rinunciare ai compiti. Un numero eccessivo di impegni è difficilmente gestibile da chi ha un DSA come questo, poiché la tendenza è quella di ragionare sulle attività nella loro globalità, arrivando ad avere solo confusione, e senza riflettere su quella singola. In ambito scolastico, questo problema viene gestito attraverso la personalizzazione del piano di studi, che ha l'obiettivo di sostenere il bambino o il ragazzo a organizzare i propri compiti e attività: per esempio concedendogli del tempo in più per la consegna delle verifiche rispetto ai compagni o portando gli insegnanti a calibrare i carichi di lavoro da fornire all'alunno. In tutte le altre situazioni quotidiane, la gestione del tempo rimane cruciale per chi presenta la dislessia: può succedere che la persona si dimentichi di un appuntamento arrivando in estremo ritardo o non presentandosi affatto, generando situazioni che possono mettere a disagio sia la persona stessa, sia i coetanei o gli amici. È molto importante, dunque, aiutare sin da subito chi presenta queste difficoltà, fornendo spiegazioni sul funzionamento mentale tipico della dislessia e su quali possono essere i metodi migliori per l'organizzazione quotidiana del proprio tempo. Di solito, le persone dislessiche hanno la tendenza a non riflettere sulle azioni necessarie per iniziare e completare un compito in un determinato momento o per giungere puntuali a un appuntamento: immaginano l'ora precisa in cui dovranno concludere il lavoro o arrivare al luogo d'incontro, senza considerare che prima sono necessari altri passaggi che richiedono del tempo (prepararsi, guidare, prendere il treno, organizzare il lavoro, ecc…). Si può quindi favorire l'abitudine a considerare in anticipo tutto ciò che è necessario per svolgere una certa attività, stilando una lista o facendo un elenco nel quale siano presenti gli orari e i momenti della giornata idonei per il suo lo svolgimento. In questo modo risulta più semplice l'organizzazione quotidiana dei propri impegni e soprattutto la persona è in grado di considerare singolarmente le varie attività e a valutarle una per una senza andare in confusione e senza dovervi rinunciare.