Psicologia e Apprendimento

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Psicologia e Apprendimento

La teoria attribuzionale nei disturbi specifici dell’apprendimento

Guardando retrospettivamente ad un evento, può esservi capitato di analizzare la situazione per capirne le cause, ad esempio, prendendo un brutto voto di un compito importante potreste esservi accorti che quel giorno eravate particolarmente stanchi oppure gli esercizi erano più difficili del solito. Quando cerchiamo una spiegazione a eventi, comportamenti e azioni compiamo delle attribuzioni, ma di cosa si tratta? Tendiamo ad utilizzare, a seconda del contesto, diverse modalità di interpretazione degli eventi, ma nonostante questo, possiamo rintracciare in ciascuno di noi un particolare stile attributivo, ovvero uno schema personale e stabile di attribuzioni di successi e insuccessi. Lo stile attributivo del soggetto dipende dalle sue esperienze e da ciò che ha appreso nel tempo, dunque, è costruito nel corso dello sviluppo. Le attribuzioni possono essere analizzate e studiate attraverso diversi aspetti:

  • locus of control: i fattori causali possono essere attribuiti a qualcosa che dipende dall'individuo stesso (attribuzioni interne) oppure a qualcosa che dipende dalle circostanze, dalla situazione, da altre persone (attribuzioni esterne). A seconda delle circostanze può essere più vantaggioso avere un locus interno o esterno. Un esempio è rappresentato da uno studente che può attribuire il successo del compito di matematica alle proprie capacità (interno), oppure al fatto che il compito fosse facile o alla fortuna (esterno);
  • stabilità: i fattori causali che vengono attribuiti agli eventi possono essere concepiti come qualcosa di occasionale e transitorio (instabile), oppure come qualcosa di stabile e duraturo (stabile);
  • grado di controllo: le cause degli eventi possono essere percepite come controllabili o incontrollabili da parte di ciascuno di noi.

Lo stile attributivo è stato ampiamente studiato nei disturbi specifici dell'apprendimento, in quanto influenza l'autostima dell'individuo e la sensazione di controllo sugli eventi, ovvero la possibilità di influenzare i nostri risultati futuri. Nell'ambito dell'apprendimento, in particolare, sono stati identificate alcune attribuzioni fondamentali. Innanzitutto, si considera la sensazione di impegno, che risulta essere una causa interna, ovvero dipendente dall'individuo e quindi controllabile, per cui i risultati dipendono dal grado di impegno in una determinata attività, infatti, si tratta di una causa instabile, che può variare a seconda del momento. In secondo luogo, viene considerata la capacità personale, ovvero la percezione per cui i risultati ottenuti dipendono dall'essere o meno portati per una attività: in questo caso la causa è interna, in quanto dipende dall'individuo, ma è stabile (non modificabile) e non controllabile da parte del soggetto. Un'altra causa è legata alla facilità percepita del compito, ovvero quanto è stato difficile affrontare una certa sfida: questa può essere considerata una causa esterna e incontrollabile, in quanto non dipendente da sé e stabile, poiché caratteristica intrinseca del compito affrontato. Altro aspetto che può essere considerato nell'attribuzione è la fortuna, per cui ho raggiunto un certo obiettivo in funzione del caso, che può essere categorizzato come causa esterna, instabile e non controllabile. Infine, l'ultima attribuzione è legata alla percezione di aiuto ricevuto nell'attività o nel compito; sebbene questo aspetto possa essere controllato, si tratta di una causa esterna, in quanto dipende da altre persone ed è instabile, poiché non è sempre presente.
Nei soggetti con disturbo specifico dell'apprendimento può essere presente uno stile attributivo basato sull'impotenza appresa, per cui i successi vengono attribuiti a fattori esterni e instabili, come ad esempio la fortuna o il fatto di avere ricevuto un aiuto, mentre i fallimenti vengono attribuiti a fattori interni e stabili, come ad esempio la propria capacità (il compito è andato male perché sono stupido/non sono capace/ non capisco). Questo profilo attributivo dipende da ripetute esperienze negative o fallimenti nel contesto scolastico, nonché esposizione persistente a critiche rispetto alle capacità dell'individuo. Infatti, tendiamo a predire e anticipare gli eventi futuri sulla base delle spiegazioni (attribuzioni) date agli eventi passati. Questo profilo attributivo può determinare deficit motivazionali, per cui viene meno la tendenza ad attivare nuovi comportamenti adattivi per far fronte alle diverse situazioni e deficit emotivi, legati ad una sensazione di frustrazione per l'incontrollabilità degli eventi. È importante dunque favorire uno stile attribuzionale funzionale nel contesto scolastico, basato prevalentemente sulla valutazione dell'importanza dell'impegno nella riuscita dei compiti e delle sfide che l'individuo si trova di fronte.

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