Psicologia e Apprendimento

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ADHD e autostima

Un'autostima positiva è fondamentale per un sano sviluppo psicologico e in effetti è stata trovata una relazione positiva tra autostima e salute mentale. Se dovessimo dare una definizione di autostima, potremmo dire che si tratta di un insieme di giudizi che elaboriamo su noi stessi, quindi, una buona parte di essa dipende dalla nostra capacità auto-osservativa, in particolare, dal confronto fra il nostro sé attuale (ciò che sono adesso) e quello ideale (ciò che vorrei essere). L'autostima può però essere anche concepita come il prodotto delle interazioni con gli altri: si tratta di una valutazione riflessa di quello che gli altri pensano di noi. Diversi studi hanno dimostrato come bambini e adolescenti con ADHD hanno livelli di autostima significativamente più bassi rispetto alla popolazione generale, ma come mai accade questo? L'ADHD ha un forte impatto sul funzionamento del bambino e dell'adolescente, sia nel contesto scolastico, sia in quello familiare e sociale, a causa delle difficoltà nel controllo esecutivo e cognitivo che comporta. Queste difficoltà possono portare il bambino e l'adolescente a sperimentare molteplici fallimenti, che si tratti di quelli accademici o di quelli relazionali. In questo senso interviene la prima parte dell'autostima, legata al giudizio auto-riferito: spesso si sviluppa una percezione di minore competenza rispetto ai coetanei, nonché sentimenti di inadeguatezza e imperfezione che possono avere una influenza negativa sul proprio senso di autoefficacia, anticipando il fallimento anche nelle successive sfide, con conseguente ansia ed evitamento del compito. Inoltre, le persone possono sviluppare una serie di aspettative relative al comportamento e ai risultati ottenuti nei confronti del bambino o dell'adolescente. Queste aspettative possono provenire da genitori, insegnanti, datori di lavoro, colleghi, partner, amici e dalla società in generale e variano considerevolmente a seconda del contesto di riferimento. Non è raro che le persone con ADHD lottino per soddisfare tali aspettative e spesso, nonostante gli sforzi applicati, queste non vengono soddisfatte. Ad esempio, bambini e i ragazzi con ADHD possono spesso disturbare il lavoro in classe interrompendo l'insegnante o alzandosi dal banco, possono arrivare in ritardo a causa delle difficoltà organizzative o ancora avere delle difficoltà di interazione per la gestione emotiva. A causa dei loro comportamenti, bambini e adolescenti con ADHD sono soggetti a costante correzione, critica e talvolta anche un rifiuto sociale da parte degli altri. Questi continui feedback negativi da parte delle altre persone significative vengono nel tempo interiorizzati, portando effettivamente alla costruzione di una immagine negativa di sé stessi. Questo sentimento di sfiducia, rabbia e bassa autostima pone i bambini e i ragazzi con ADHD ad un rischio più elevato verso problematiche internalizzanti, come ansia e depressione ed esternalizzanti, come comportamenti oppositivi e provocatori, uso di droghe e autolesionismo. Favorire l'autostima del bambino o dell'adolescente con ADHD è quindi fondamentale per garantire il loro benessere. Così come promuovere in loro i tratti protettivi dell'autocoscienza, dell'accettazione di sé e dell'autocompassione. Ecco, quindi, alcuni consigli per genitori e insegnanti che hanno a che fare con questi bambini e adolescenti, in modo tale da migliorare la relazione e incrementare l'autostima:

1. È importante capire che questi bambini e ragazzi hanno difficoltà nell'autocontrollo e i loro comportamenti non sono intenzionali.
2. Siate positivi: è importante premiare il bambino e il ragazzo in modo semplice e immediato per incoraggiare i comportamenti desiderati. Le punizioni non controllano i comportamenti indesiderati.
3. Elogiateli con costanza: ciò permette di sottolineare i comportamenti e le caratteristiche positive, rinforzando l'autostima.
4. Organizzazione: è importante saper individuare quelle situazioni in cui il comportamento potrebbe essere più difficile da gestire, pianificando delle regole fondamentali.
5. Scegliere le vostre battaglie: è importante capire quali comportamenti riprendere e quali lasciar correre, in funzione degli obiettivi educativi posti.
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