Psicologia e Apprendimento

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Psicologia e Apprendimento

Come si crea una classe inclusiva?

Che cos'è l'inclusione? Questa parola è fondamentale in tutti gli ambiti della vita dell'individuo, ma acquista un'importanza particolare quando si parla di scuola e quando i soggetti sono piccoli.
Nel dettaglio che cos'è quindi l'inclusione scolastica? Può essere definita come il tentativo di rispettare le necessità o le esigenze di tutti, progettando e organizzando gli ambienti di apprendimento e le attività. Facendo così, infatti, si dà la possibilità a tutti di partecipare alla vita di classe e all'apprendimento nella maniera più attiva, autonoma e utile possibile.
Quando si parla di inclusione scolastica mi piace usare, per far capire meglio il concetto, la storiella di tre amici, un elefante, una scimmietta e un topolino che volevano vedere il mondo meraviglioso che c'era al di là di una staccionata. L'unico che riusciva a vedere senza problemi era l'elefante che decise così di dare alla scimmietta due scatole da mettersi sotto i piedi e al topolino quattro scatole in modo tale che così tutti e tre potessero vedere tranquillamente. L'elefante ha fornito ai suoi amici la possibilità di vedere quello che li incuriosiva e hanno vissuto così tutti la stessa esperienza.
L'inclusione scolastica è questa! Permettere a tutti di poter vivere a pieno le esperienze del contesto scolastico. Non significa, quindi, fornire, mettere a disposizione un ulteriore sostegno per i bambini con i bisogni educativi speciali (BES), ma significa creare un ambiente di apprendimento che funzioni per TUTTI gli alunni.
Essere membro di una classe inclusiva non porta altro che vantaggi nel bambino. Infatti, l'inclusione affronta gli atteggiamenti culturali negativi e le idee sbagliate sulle persone con disabilità o su coloro che sono membri di comunità minoritarie.
Tutto ciò è però sicuramente difficile per gli insegnanti.
Com'è possibile garantire l'inclusione con tutte le diverse esigenze che possono essere presenti in una classe?
Elenchiamo ora alcuni consigli su possibili strategie da utilizzare:

  • Definire chiaramente degli standard minimi di comportamento;
  • Applicare gli standard scelti in modo coerente con tutti;
  • Quando un bambino non si comporta bene fargli capire dove ha sbagliato senza sgridarlo e metterlo subito all'angolo;
  • Ascoltare tutti i bambini;
  • Essere consapevoli dei bisogni specifici di ogni bambino della classe;
  • Fornire a questi sostegno ma facendo in modo che avvantaggi tutti i bambini della classe;
  • Creare un ambiente di apprendimento calmo e propositivo;
  • Fornire ai bambini in maniera chiara, magari facendo una tabella da appendere in classe, gli orari e le informazioni importanti;
  • Lasciare che i bambini ci dimostrino nel modo da loro scelto quello che hanno imparato;
  • Non confrontare i progressi di un bambino con un altro, ma rimanere focalizzati sul progresso del singolo (il progresso personale è fondamentale).


 

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