Di Ugo su Lunedì, 05 Febbraio 2018
Categoria: Scuola

Il peggior nemico dello studente con DSA: l’impotenza appresa.

Dott.ssa Shaula Verna - 
Quante volte ci è capitato di pensare o abbiamo sentito dire: "non sono capace" oppure "è inutile tentare" o ancora "ci ho già provato e non riesco"? Questi pensieri spesso bloccano la persona e le impediscono di affrontare situazioni che sarebbe in realtà capace di gestire.
Martin Seligman, psicologo statunitense, diede il nome di Impotenza Appresa a quella sensazione di sfiducia persistente e totalizzante, che porta a desistere dall'affrontare un problema o una situazione in virtù del fatto che in passato sono state affrontate situazioni simili con esito negativo.
L'impotenza appresa è spesso determinata dal contesto e da fattori esterni. A volte si può "apprendere" che la situazione non si può controllare e si ha la convinzione che l'esito non dipenda da noi stessi, con la conseguenza che non si prova nemmeno più ad affrontarla. Questa sensazione di non poter farci nulla, il credere che gli eventi accadano senza poter esercitare un controllo, determina il nome "impotenza" ed è una sensazione che genera emozioni molto negative.
Pensiamo ad un ragazzo che, in seguito ad una serie di brutti voti, decida che non valga più la pena studiare, esercitarsi e impegnarsi, perché crede che tanto non servirà a nulla e si convince che non ce la farà. L'impotenza appresa può colpire tutti gli studenti, ma è spesso presente purtroppo in alunni con DSA o altre difficoltà di apprendimento. Infatti coloro che affrontano la scuola valutando di poter intervenire sui risultati negativi, saranno meno inclini all'impotenza appresa, perché, anche in seguito a un insuccesso, saranno portati a ritentare.
E' importante quindi in ogni situazione negativa, aiutare lo studente a comprendere a cosa sia dovuto il risultato (al poco impegno? alla difficoltà dell'argomento? ad un mal di pancia sopraggiunto durante la verifica? all'ansia che annebbia il pensiero?); è utile aiutarlo a riflettere, a capire per esempio se mettendo in atto strategie diverse, avrebbe potuto ottenere un altro esito. A un ragazzino che ha perso la speranza verso qualche materia scolastica (di solito la matematica è quella che più facilmente genera impotenza appresa), è importante far notare ogni piccolo miglioramento o cambiamento e sostenere tutti gli sforzi, per ricostruire la fiducia nelle proprie possibilità e così combattere la terribile sensazione di impotenza appresa.