La corteccia prefrontale è stata l'ultima area corticale a svilupparsi, mostrando un completo progresso filogenetico e ontogenetico. Inoltre, non si sviluppa completamente fino a 20 o 25 anni.
La corteccia prefrontale si suddivide in due regioni: la corteccia dorsolaterale e la corteccia orbitofrontale. Si collega alle aree motorie, percettive e limbiche del cervello. Svolge un ruolo fondamentale nei processi cognitivi e nella regolazione del comportamento e, grazie alle connessioni con diverse aree corticali, risulta essere il substrato neuroanatomico delle funzioni esecutive: pianificazione, attuazione e conclusione di comportamenti diretti ad uno scopo attraverso azioni coordinate e strategiche, integrazione e sintesi di informazioni, organizzazione, regolazione del comportamento emotivo. Infatti, l'attività principale di questa regione è considerata la guida dei pensieri e delle azioni in accordo ai propri obiettivi. Inoltre, le connessioni con le aree limbiche determinano i processi di riconoscimento e gestione delle emozioni.
Lesioni a carico di questa area possono causare sindromi disesecutive, deficit a carico delle funzioni esecutive, quali perdita di iniziativa, apatia, lentezza nell'iniziare azioni, comportamenti di perseverazione, risposte emozionali ridotte oppure disinibizione, euforia, impulsività e deficit a livello cognitivo, come disturbi a carico della memoria di lavoro, deficit di pianificazione, incapacità di usare strategie, perdita dell'attenzione, difficoltà nel processo di decision making. Danneggiando questa struttura e le sue connessioni si manifestano disturbi motori, deficit esecutivi e compromissione della motivazione e della personalità.
In sintesi le funzioni di questa complessa e importante area del cervello sono:
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