La disgrafia è un disturbo specifico dell'apprendimento (DSA) che può influire anche sulle capacità motorie quali per esempio scrivere, abbottonarsi una camicia o allacciarsi le scarpe, così come nei processi mentali associati alla scrittura: scegliere un argomento, organizzare idee e individuare il fulcro di un discorso.
Può capitare che la disgrafia non venga riconosciuta durante l'infanzia, perciò possono esservi adulti disgrafici senza una diagnosi riconosciuta e pertanto senza aver effettuato alcun trattamento in passato.
La disgrafia non si limita solo ad una scrittura illeggibile, a tal punto da essere incomprensibile persino allo scrittore stesso, ma può assumere diverse sfumature.
Un adulto disgrafico potrebbe avere difficoltà nel leggere le mappe, completare i puzzle, manipolare piccoli oggetti e persino tagliare il cibo. La difficoltà nello scrivere si estende al disegnare, ricalcare e dipingere. L'impugnatura della penna potrebbe essere strana e scomoda e potrebbe provocare crampi alla mano durante la scrittura.
Nella vita quotidiana un adulto disgrafico tende a preferire le note vocali agli sms perché cerca di evitare la scrittura.
Nel mondo del lavoro la grafia illeggibile viene facilmente compensata dall'uso di dispostivi elettronici, quali tablet e computer, ma possono presentarsi difficoltà nella digitazione e nel riconoscimento dell'errore segnalato dal controllo ortografico.
Altre sfide sul lavoro possono essere la compilazione di moduli che richiedono l'inserimento di parole predefinite, stesura di mail che possono risultare sconclusionate o ripetitive per la difficoltà organizzativa e di sintesi. La disgrafia può essere migliorata grazie a trattamenti efficaci sulle competenze di base forniti da psicologi qualificati.