Psicologia e Apprendimento

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La disortografia

Cos'è?

La disortografia fa parte dei DSA ed è caratterizzata da difficoltà nell'acquisizione del processo di scrittura, con scarse capacità ad assimilare le regole grammaticali. Si presenta con errori insoliti a livello ortografico in relazione all'età anagrafica del bambino, al suo quoziente intellettivo e all'istruzione ricevuta, in assenza di alterazioni neurosensoriali che potrebbero giustificare tale difficoltà.

Come si manifesta?
Gli errori di un bambino disortografico possono essere di varia natura:
1. errori di tipo fonologico, in cui non viene rispettato il rapporto grafema-fonema
2. errori non fonologici (o errori ortografici), in cui vengono infrante le regole dell'ortografia.
Più specificatamente, gli errori comuni comprendono omissioni di lettere o parti di una parola ("fole" per "folle"), sostituzione di grafemi ("guffia" per "cuffia"), inversione di grafemi ("al" per "la"), errori relativi alle regole ortografiche ("squola", "quore") ed errori di separazione o fusione di parole ("l'ago" per "lago"). 
Le caratteristiche della disortografia riguardano anche la presenza di problemi legati alla codifica di alcune parole scritte, la presenza di errori nella copiatura di parole sia dalla lavagna sia dai testi scritti, l'omissione di alcune lettere necessarie in una parola, le coniugazioni errate dei verbi, la lentezza, l'esitazione e la povertà nella scrittura.

Quali possono essere le conseguenze? E che cos'è la comorbilità?
La disortografia può insorgere come conseguenza del disturbo specifico della lettura, ma può manifestarsi anche isolatamente; è frequente la sua associazione con il disturbo specifico del calcolo o con precedenti difficoltà di linguaggio manifestate dal bambino. Inoltre, la presenza di disturbi dell'apprendimento tra gli altri membri della famiglia è un altro fattore importante nella fase di valutazione. In ambito scolastico, la disortografia può portare a un evidente dispendio di energie, che affatica lo studente facendolo apparire più disattento e svogliato rispetto ai compagni. Il bambino può presentare segni di demotivazione e scarsa autostima, che possono essere accompagnate da manifestazioni di ansia e da una bassa percezione del suo valore; ne deriva una forte esitazione nel fare domande all'insegnante o nell'ammettere che non hanno capito qualcosa della lezione.
Per tutte queste ragioni è necessario effettuare una valutazione approfondita non solo delle difficoltà del bambino, indagando tutti gli aspetti che possono risultare compromessi o associati, ma anche dei suoi punti di forza. La diagnosi di disortografia può essere effettuata a partire dalla fine del secondo anno della scuola primaria ed è seguita dall'attuazione di specifici trattamenti che vanno a compensare le difficoltà del bambino e che possono favorire un miglioramento del suo andamento scolastico.

 

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