Di Ugo su Domenica, 14 Novembre 2021
Categoria: in1minuto

La valutazione cognitiva

Il punto di partenza della valutazione delle funzioni cognitive (o valutazione neuropsicologica) è quello di ottenere informazioni sullo stato cognitivo, funzionale, emotivo e comportamentale della persona. L'obiettivo è quello di verificare la presenza di difficoltà e fragilità, valutarne la gravità e capire se è necessario un intervento/potenziamento, valorizzando le proprie competenze.
Vanno osservati diversi aspetti in questo percorso: l'attenzione, l'orientamento, la memoria, il linguaggio, le funzioni esecutive, le funzioni prassiche, l'apprendimento, il problem-solving.


L'iter diagnostico in genere prevede:

In particolare, per la diagnosi di Disturbo Specifico di Apprendimento (DSA), è necessario escludere che le difficoltà negli apprendimenti scolastici possano essere giustificate da una disabilità intellettiva.
Nel percorso diagnostico dunque si inserisce sempre una valutazione cognitiva, che misuri che il Quoziente Intellettivo (Q.I.) non sia sotto la norma.
Esistono diversi tipi di test: