Psicologia e Apprendimento

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Pandemia, stress e ADHD

I ragazzi che presentano un ADHD si trovano abitualmente in difficoltà nella gestione delle emozioni; la situazione di quarantena e di isolamento forzato a cui tutti noi siamo costretti può rivelarsi ancor più difficile per loro.
L'ADHD è caratterizzato da difficoltà nella flessibilità del pensiero, nel controllo degli impulsi e nella regolazione delle emozioni: tutte abilità che sono fondamentali nell'adattarsi ai cambiamenti e per gestire le emozioni che ne conseguono.
In questo periodo, a causa degli allontanamenti dai compagni e della cancellazione di eventi scolastici ed attività extrascolastiche, i bambini e i ragazzi con ADHD sono preoccupati, frustrati e stressati maggiormente.
È utile fare una distinzione tra i comportamenti tipici nei bambini e quelli derivanti da questa caratteristica. Tutti i bambini e ragazzi, quando non riescono a gestire o ad esprimere sentimenti, mostrano dei segnali di difficoltà, spesso regressivi, come mangiarsi le unghie, urlare e stare svegli a lungo la sera. Coloro che hanno un ADHD mettono in atto comportamenti più accentuati, come frequenti attacchi di panico, fobie specifiche, ritiro dalla famiglia e difficoltà legate al sonno.
Nell'ambito di questa emergenza sanitaria, è stato notato che i ragazzi con ADHD mostrano dei segnali di difficoltà più evidenti ed importanti rispetto al solito, per esempio evidenziano un'eccessiva preoccupazione e tristezza, un'incapacità di apprezzare cose che un tempo erano soddisfacenti, hanno un'alimentazione povera e inspiegabili mal di testa.
In questo caso, gli psicologi dello sviluppo suggeriscono ai genitori di non fornire ai ragazzi false rassicurazioni circa l'emergenza e l'isolamento, ma di dare delle precise indicazioni riguardo alle azioni che si possono o non si possono fare, prestando attenzione alle informazioni dei media o degli adulti a cui i ragazzi sono esposti. Viene anche consigliato di osservare con attenzione i comportamenti dei figli per provare ad individuare i bisogni sottostanti alle loro azioni. Infine, si consiglia l'utilizzo di strumenti tecnologici di comunicazione per aiutare i bambini e ragazzi a rimanere in contatto con gli amici e per sentirsi meno isolati.

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Fonte articolo:
https://www.additudemag.com/distress-adhd-is-my-child-depressed/

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