Promuovere il benessere in classe con il Coping Power
Dott.ssa Giulia Gadaleta
La scuola è un importante contesto di apprendimento, ma anche un luogo in cui si instaurano relazioni e si vivono emozioni, a volte anche discordanti: può accadere di sentirsi soddisfatti per i risultati ottenuti, felici per le amicizie instaurate, ma anche tristi o delusi a causa di insuccessi scolastici o di incomprensioni con i compagni.
Promuovere il benessere emotivo a scuola significa permettere a studenti e insegnanti di vivere la quotidianità scolastica con serenità e favorire così i processi di apprendimento, che sono intrinsecamente legati alle emozioni e alla motivazione.
Il Coping Power Scuola è nato come programma di prevenzione, integrato nel percorso scolastico, con l’obiettivo di prevenire i comportamenti problematici e di stimolare le abilità emotive e relazionali all’interno del gruppo classe. Il programma può essere applicato, con materiali differenziati, nella scuola dell’Infanzia, nella scuola primaria e nella secondaria di 1° grado.
Lo Psicologo responsabile del progetto svolge con i docenti una formazione iniziale e una supervisione periodica, ma sono gli insegnanti stessi a proporre in classe le attività del Coping Power, integrando nella didattica il lavoro sulle abilità emotive-sociali. I docenti dispongono di un manuale con schede operative per le varie attività, storie illustrate e indicazioni per la didattica.
Durante questo percorso, i bambini della scuola primaria seguiranno le avventure di Barracudino, un pesciolino impulsivo e dal “carattere difficile”, e affronteranno con lui diverse tematiche: porsi obiettivi a breve e a lungo termine, riconoscere e gestire le emozioni, assumere diversi punti di vista, risolvere adeguatamente situazioni conflittuali.
I risultati delle ricerche evidenziano come, al termine del progetto, i bambini manifestino minori comportamenti problematici (legati soprattutto a disattenzione e iperattività), maggiori comportamenti prosociali e un migliore rendimento scolastico. I docenti assumono atteggiamenti educativi positivi, anche nelle situazioni maggiormente problematiche, e riferiscono di aver acquisito nuove strategie di gestione del gruppo classe.
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