La definizione classica di tutor prevede una persona che dia istruzioni individuali o in piccoli gruppi volti all'apprendimento di uno specifico argomento/materia. Ma esistono altre sue funzioni? Il suo scopo principale è, infatti, quello di "aiutare gli studenti ad aiutare se stessi" in modo che possano diventare indipendenti. Per fare il suo lavoro, un tutor non solo ha bisogno di conoscenze relative alle materie per cui viene richiesto ma, soprattutto, deve possedere empatia, onestà, umorismo, flessibilità, e mostrare premura. Quest'ultima implica l'essere puntuali, affidabili, organizzati, pazienti, possedere strategie uniche ed entrare in relazione con lo studente. La prima è, invece, fondamentale per percepire le emozioni e le percezioni dei propri allievi per favorire la comunicazione e una relazione fondata sulla comprensione e il sostegno; quest'ultimo viene incoraggiato anche dalla presenza di apertura, ascolto e onestà, in modo da permettere agli studenti di aprirsi con facilità e discutere così dei propri problemi senza timori. Flessibilità indica, invece, la capacità di adeguarsi e adattarsi a chi si ha di fronte, rispettando le difficoltà e le esigenze dei propri studenti. Che dire dell'umorismo…l'umorismo riduce lo stress e l'ansia, mette a proprio agio e può essere utilizzato per dare valutazioni, facendo sentire meno giudicata la persona di fronte a sé.
Nello specifico, grazie anche a queste capacità, il tutor DSA:
Inoltre, il tutor DSA non è un aiuto per il doposcuola o un insegnante di sostegno, ma affianca questi bambini e adolescenti per permetter loro di:
Bibliografia
http://southcentral.edu/tutor_training/module1/index.html
https://www.igeacps.it/tutor-dsa-ruolo/
https://infodsa.it/disturbicognitivi/tutor-dsa
When you subscribe to the blog, we will send you an e-mail when there are new updates on the site so you wouldn't miss them.